Un settore in evoluzione tra crescita e contrazione
Nel 2024 il fatturato dell’e-commerce italiano ha raggiunto 85,4 miliardi di euro, segnando una crescita del 6% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, gran parte di questo aumento è stato spinto dall’inflazione (stimata al 2,33%), più che da un reale incremento della domanda. Si conferma dunque un anno di transizione e assestamento, dove l’e-commerce ha reagito a un contesto economico più fragile e a un mercato in via di maturazione.
La crescita apparente dovuta all’inflazione
Fattori macroeconomici da non sottovalutare
Oltre un terzo della crescita dell’e-commerce nel 2024 è stato generato esclusivamente dall’aumento dei prezzi, non da un maggiore volume di vendite. Sebbene l’inflazione sia calata rispetto al biennio 2022-2023, il potere d’acquisto dei consumatori resta sotto pressione.
Molti settori hanno registrato vendite in volume stabili o addirittura in calo, nascoste dall’effetto dei prezzi aumentati.
Chi avanza e chi arretra: analisi dei settori
I comparti in contrazione
Alcuni settori hanno subito forti flessioni. L’editoria online ha perso il 14% rispetto al 2023, segnando il calo più marcato. Anche il comparto bambini e giocattoli ha registrato un trend negativo, mentre il settore turismo ha mantenuto un fatturato stabile solo grazie all’inflazione, nonostante un rallentamento della domanda. I marketplace, protagonisti nel 2023, hanno visto una crescita quasi nulla (+1%).
I comparti in crescita
Tra i segmenti più dinamici troviamo scommesse e casinò online (+31%), auto e moto (+25%) e assicurazioni (+17%). La moda è cresciuta del 16%, sostenuta da logiche fast fashion e strategie omnicanale. In generale, i comparti che hanno mostrato vitalità sono quelli non ancora saturi o caratterizzati da innovazioni digitali rilevanti.
E-commerce singoli in crescita, ma sotto le attese
Polarizzazione del mercato
Mentre il dato aggregato mostra una crescita media del 7% per i singoli e-commerce, molti operatori non hanno raggiunto gli obiettivi previsti. Si è accentuata la distanza tra le aziende che innovano e quelle che restano ancorate a modelli rigidi. L’adattabilità e l’adozione di strumenti digitali si confermano quindi determinanti per il successo.

Una lettura strategica dei dati del 2024
Cosa indicano davvero i numeri
Il rallentamento di comparti dominanti come i viaggi e i marketplace suggerisce una ridefinizione delle priorità nei consumi. Crescono i settori legati a beni digitali, assicurazioni e esperienze personalizzate, mentre cala la spesa generalista. La fiducia nel brand, la chiarezza delle condizioni e l’attenzione ai prezzi sono ora centrali nelle decisioni d’acquisto.
Cosa aspettarsi per il 2025
Le sfide imminenti
Il 2025 si presenta come un anno di transizione strategica, dove i player e-commerce dovranno rivedere profondamente la loro offerta. L’uso dell’intelligenza artificiale, l’adozione di modelli predittivi, l’integrazione dell’omnicanalità e il rafforzamento del customer care saranno determinanti. Allo stesso tempo, sarà cruciale formare figure professionali capaci di sostenere questo cambiamento.
Un e-commerce italiano che matura
Tra rallentamenti e nuove opportunità
Il mercato e-commerce in Italia sta entrando in una fase di maturazione, in cui non basta più essere online: serve una proposta chiara, competitiva e ben orchestrata. Le aziende che sapranno valorizzare i dati, adattare le proprie strategie e mettere il cliente al centro avranno un vantaggio competitivo decisivo nei prossimi anni.